L'Ovolo, il Fungo degli Dei

Gli Ovoli

Con il termine "ovolo" si possono indicare numerose varietà di funghi assai simili tra loro per estetica, ma nn per gusto e commestibilità.

Per ovolo, solitamente, si intende però la famosa "amanita caesaea", meglio conosciuta come ovolo buono.

Si tratta di uno dei funghi commestibili più apprezzati e ricercati, eppure spesso confuso, specie nella fase di ovolo, con altri funghi della specie amanita talvolta velenosi o, addirittura, mortali.

Ad un occhio esperto, questo fungo, una volta aperto e completamente sviluppato, risulta però inconfondibile: volva bianca, come un uovo aperto, da cui sorge un gambo giallo chiaro che sorregge un cappello dal caratteristico color arancone.

La somiglianza con l'uovo è sorprendente nella fase in cui il cappello di color arancione è prossimo ad uscire dal velo primordiale, come un tuorlo dall'albume.

Anche l'occhio più esperto può però essere tratto in inganno nel momento in cui il fungo si trova ancora nella sua fase di ovolo e risulta del tutto simile ai vicini parenti della stessa specie.

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Diversamente da questi però, l'amanita caesarea è considerata uno dei fughi commestibili più prelibati, tanto che persino le antiche popolazioni ne apprezzavano il gusto: i romani, lo definifivano infatti "il Cibo degli Dei" e proteggevano le aree in cui questi funghi crescevano spotanei.

Già da allora, si osservò dunque come l'amanita caesarea, al contrario degli altri funghi, predilige i climi leggermente secchi ventosi, crescendo rigogliosa in boschi di castagni e querce.


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